Bentrovati su Magazy.it lettori, come state?
Dopo un paio di settimane circa torno nuovamente con le mie recensioni.
Il libro di cui voglio parlarvi oggi in questo articolo è stato una vera scoperta. Molto spesso siamo presi dalle nuove uscite in libreria, o dalle grandi opere di autori che ci hanno preceduto, dimenticandoci purtroppo che anche gli autori emergenti hanno spesso e volentieri delle belle storie da regalarci.
Ho sempre cercato di supportare come meglio posso questa categoria di scrittori, che il più delle volte non viene degnata di tutta l’attenzione che invece meriterebbe.
Ed è proprio grazie al mio piccolo lavoro su Instagram che ho scoperto Pierluigi Vancheri, giovane autore di “Myrianor, le orme del lupo d’argento”, primo libro di una trilogia fantasy che ho avuto il piacere di leggere questo mese.
Come sempre, prima di entrare nel vivo della recensione vi lascio qui sotto tutte le informazioni sul libro, che potrete tranquillamente acquistare sia in formato cartaceo che E-book.
Buona lettura!
Autore: Pierluigi Vancheri
Titolo: Myrianor, le orme del Lupo d’Argento
Anno di pubblicazione: 2020
Numero pagine: 495
Prezzo in euro: 16,64 in formato copertina flessibile, 8,05 copia digitale
Edizione stampata tramite Amazon Print
Reperibilità: online

UN FANTASY IN CUI PERDERSI
Come avevo già accennato nella mia mini recensione sul profilo Instagram, leggere questo libro per me è stato come uscire fuori a prendere una boccata d’aria fresca. Myrianor ha la struttura del classico fantasy di stampo tolkeniano, con un worldbuilding di tipica ambientazione medievale e diverse razze che lo popolano: elfi, nani, uomini, orchi, felinidi e gnomi.
Protagonista della storia è Litorius Vein, un membro dei Corvi Blu, un corpo speciale di guerrieri abili al servizio del re di Leberrion, uno dei tanti regni che compongono il mondo di Myrianor. Un giorno il castello di Leberrion viene attaccato da quelli che sembrano dei semplici banditi che si aggirano con il volto coperto da maschere dalle fattezze animali e nonostante lo scontro con le guardie, riescono a sottrarre un prezioso manufatto e Litorius verrà chiamato a recuperarlo assieme ai suoi compagni per ordine del suo sovrano. Sarà proprio durante il tentativo di compiere quest’impresa che Litorius Vein incontrerà il saggio cavaliere errante Arthur, il gentile Oril, l’intrepido Olirion e molti altri personaggi, con i quali si ritroverà a condividere molto più che un semplice tavolo in una locanda di paese e grazie ai quali Litorius imparerà a dissotterrare dal suo cuore ciò che credeva di aver messo da parte per sempre.
Trovo che la trama non sia di per sé pretenziosa o eccessivamente articolata, ma la narrazione scorre liscia come l’olio, senza nessun buco di trama. L’azione e le parti destinate al dialogo e all’introspezione dei personaggi sono ben bilanciate tra di loro, senza rischio del calo d’attenzione da parte del lettore.
Le descrizioni, inoltre, sono uno dei punti forti della mano dell’autore, grazie alle quali ho potuto vedere chiaramente il mondo nel quale si muovono, osservano e agiscono il protagonista e gli altri personaggi incontrati nel corso della narrazione.
La narrazione è qualcosa di davvero piacevole. Semplice, scorrevole, pulita e per nulla arzigogolata o pretenziosa.
L’autore accompagna il lettore passo passo negli eventi, dandogli quel pizzico di calore e vicinanza in più al lettore, che pochissime volte ho riscontrato nelle mie letture. E’ come sentire una storia raccontata da un amico.
L’impostazione dei personaggi è resa un pò schematica e rispetta, in un certo senso, gli stessi ruoli che si potrebbero trovare all’interno di un gioco di ruolo. Abbiamo il cavaliere, il mago, il chierico, il ranger eccetera, ma nonostante l’autore abbia scelto di impostarli su questa linea abbastanza rigida, trovo che siano tutti ben caratterizzati e che abbia saputo donar loro la buona dose di autenticità che serve per la riuscita di un buon personaggio.
Che dire, lettori, questo libro è stato una delizia. L’ho letto in pochi giorni e aspetto con ansia il seguito.
Consigliato molto a chi cerca una lettura con la quale possa evadere in un mondo diverso dal nostro e anche a chi non è proprio un veterano del genere fantasy, ma desidera comunque approcciarvisi.
E con questo concludo qui la mia recensione su Myrianor. Come sempre vi invito a seguirmi sulla mia pagina Instagram per non perdervi i miei quiz, le mini recensioni e le altre rubriche che tratto.
Vi ringrazio per aver letto la recensione fino a qui e…
Alla prossima!
Selene.

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