Carissimi lettori,
è con mia grandissima gioia che vi posto l’ultima recensione prima delle feste natalizie, periodo durante il quale mi prenderò una pausa sia dalla scrittura che dallo studio e recensioni, sperando di superare questo periodo duro che stiamo affrontando tutti con del buon cibo e molti libri da leggere ancora.
Con questa recensione vi porto nel caldo Egitto, al tempo dei grandi faraoni e dei fasti della bellissima città di Alessandria, con la speranza che la mia recensione possa incuriosirvi verso questo meraviglioso romanzo storico.
Buona lettura!
Autore: Vicky Alvear Shecter
Titolo: La luna di Cleopatra
Casa editrice: Salani Editore
Anno di pubblicazione: 2011
Numero pagine: 430
Prezzo in euro: 15,90 (ma su Amazon ultimamente potrete trovarlo a soli 5,00 euro)
Reperibilità: discreta, nei siti online è ancora trovabile, ma credo che si possa ordinare anche in libreria

l’ultima principessa del periodo d’oro dell’antico Egitto
racconta la sua incredibile storia.”
UN PICCOLO CENNO STORICO
Essendo un romanzo storico non posso non farvi un piccolo sunto del contesto, giusto per avere un quadro generale del periodo nel quale accadono gli eventi.
Siamo nel 34 a.C, nella città di Alessandria, il cuore del grande e ricco regno d’Egitto. La regina Cleopatra VII Filopatore, della dinastia dei Tolomei è all’apice del suo potere e della sua fama, mentre a Roma l’erede di Giulio Cesare, il futuro imperatore Ottaviano, brama di annientare il suo regno e di accaparrarsi di tutte le immense ricchezze che custodisce. In un momento in cui l’Egitto minaccia di essere schiacciato dalla potenza inarrestabile e feroce di Roma, Cleopatra Selene, la figlia che la regina Cleopatra VII ha avuto dalla relazione con il generale Marco Antonio, sarà testimone e protagonista degli eventi che seguiranno alla fine del regno di sua madre.
L’ULTIMA GRANDE REGINA
Sarò onesta, questo è soltanto il terzo romanzo storico che leggo e devo ammettere che mi ha conquistata fin dai suoi primi capitoli. Ho amato sopratutto la figura di Cleopatra VII, la più famosa e grande regina dell’antico Egitto, vista e presentataci attraverso gli occhi di sua figlia.
Cleopatra Selene vive la sua fanciullezza all’ombra della madre, colei che riuscì a prevalere sui tutti gli altri eredi al trono e che sfidò Roma alleandosi dapprima con Giulio Cesare e successivamente con Marco Antonio, cognato di Ottaviano. La sua leggendaria bellezza (che era molto diversa da quella che il cinema e l’arte ci propugnano da sempre su di lei), il suo carisma e la sua vasta cultura (sopratutto nel campo delle lingue, tanto che fu la prima regina ad imparare l’egiziano, considerata dai suoi predecessori una lingua fin troppo bassa per i rappresentanti di Ra e Iside in terra) riescono a trasmettere tutta la potenza di questo personaggio, che nel corso della storia è stato demolito e sovvertito dall’immaginario collettivo che i romani ci hanno lasciato in eredità, ovvero quello di una donna lasciva e subdola.
Sedeva su un trono dorato, risplendente come una delle gigantesche statue di marmo a guardia delle tombe degli Antichi. La giungla di trecce nere della sua parrucca da cerimonia sfavillava di diamanti. Portava un diadema con tre serpenti dalla testa sollevata…la sua immobilità emanava potere, come una leonessa che indugi prima di balzare sulla preda. Ero senza fiato per il timore reverenziale.
LA LUNA D’EGITTO
Cleopatra Selene, la nostra protagonista, vive la vita di una qualsiasi principessa di un grande regno, amata dai suoi genitori e dai fratelli, Cesarione (figlio del defunto Giulio Cesare), Alessandro Helios e il piccolo Tolomeo Filadelfo e rispettata dal suo popolo, almeno fino a quando l’equilibrio tra Roma e l’Egitto non vacilla del tutto: il divorzio che Marco Antonio effettua per separarsi definitivamente dalla moglie romana Ottavia, la sconfitta delle truppe egiziane ad Azio e la disfatta che porta alla morte sia del generale che di Cleopatra VII, gettano Cleopatra Selene e i suoi fratelli in pasto a Ottaviano. In virtù del fatto che i bambini reali, in quanto figli di un romano, risultano cittadini dell’impero, Ottaviano non li uccide ma li deporta a Roma dove verranno allevati nella sua casa, assieme ai figli di Ottavia e di Livia Drusilla, moglie dell’imperatore. Quasi tutto il romanzo si snoda attorno alla fanciullezza di Cleopatra Selene, cresciuta nella soffocante corte romana che sembra assai lontana dalla ricca e fertile Alessandria.
Umiliazioni, minacce, dolorose perdite di affetti, Cleopatra Selene dovrà affrontare un destino crudele e difficile da sopportare, confidando nella memoria di sua madre e nella fede verso Iside.
…continuai a guardare, fissando la distesa di mare deserta che mi allontanava da tutto ciò che avevo conosciuto e amato…
-Non mi arrenderò madre.- giurai in egiziano -Sarò come te…reclamerò il mio destino e il nostro Egitto.-
è stato molto bello e a tratti commovente vedere come Cleopatra Selene, che inizialmente agisce cercando di seguire per filo e per segno le orme di sua madre, alla fine sia riuscita davvero a reclamare il suo destino.
Un destino che però è molto diverso da quello che si era immaginata…
Bene cari lettori, la recensione termina qui, se vi è piaciuta vi invito a lasciare un commento e a condividerla sui vostri social (da oggi trovate Magazy anche su Pinterest). Non dimenticate di seguirmi sul mio profilo Instagram @ilgiardinodiselene_blog per rimanere aggiornati sulle mie letture e tutte le mie attività su IG.
Vi auguro Buone Feste e…alla prossima recensione!
Selene.

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